MESTRE (VE) – “Porto il saluto della Federazione e del presidente Renato Di Rocco e desidero ringraziare quanti hanno contribuito a rendere grande e unica questa regione. Grazie alle istituzioni che sostengono il nostro movimento e che devono essere sempre consapevoli di quello che questo sport dona. È stato un anno straordinario per i numeri e per la qualità dei risultati raggiunti e che devono continuare ad essere un modello di educazione”. A rilevarlo è stata la vice presidente vicaria della Federazione Ciclistica Italiana, Daniela Isetti, intervenuta a Mestre (Venezia) alla Festa del Ciclismo Veneto svoltasi nel gremito Centro Servizi della Città Metropolitana di Venezia.

È stata una bella cerimonia per lo sport del pedale dove sono stati premiati i campioni, i tecnici, i dirigenti delle società, i commissari di gara che hanno regalato all’Italia e al Veneto grandi soddisfazioni. E’ stata una manifestazione nuova, sotto tutti gli aspetti, e completamente diversa da i canoni del passato, dove si è voluto dire grazie a quanti, piccoli e grandi atleti, in rappresentanza delle varie discipline, hanno onorato la maglia azzurra e tricolore. Alla cerimonia, che per la prima volta nella storia del ciclismo veneto si è svolta nella terraferma veneziana, sono intervenuti, tra gli altri, il consigliere della Federciclismo, Paolo Fantoni, l’assessore allo sport della Regione Veneto, Cristiano Corazzari e il vicepresidente del Consiglio Regionale, Bruno Pigozzo.

È stata una serata che ha anche regalato forti emozioni soprattutto quando la giovanissima cantante Chiara Magagna, accompagnata alla tastiera dal maestro Riccardo Ghezzo, ha interpretato il brano “Blu” (realizzato con i messaggi che l’azzurra di Santa Maria di Sala, Chiara Pierobon, aveva inviato alla famiglia poco prima della sua morte avvenuta il primo agosto del 2015 in Germania alla vigilia della trasferta per gli Europei) dedicata agli amici del ciclismo scomparsi e tra loro il tecnico della pista veneto, Cipriano Chemello. A sua moglie, la signora Anna, il presidente del Crv, Igino Michieletto, ha consegnato un riconoscimento alla Memoria del tecnico.

Subito dopo lo stesso presidente ha tracciato il bilancio e passato in rassegna quelli che sono stati i risultati ottenuti nel 2017 precisando, tra l’altro, che: “Siamo partiti per questo quadriennio ereditando una storia gloriosa fatta di passioni, sacrifici e soprattutto da tante generosità consapevoli di questa ricchezza che il nostro impegno deve essere all’altezza delle aspettative”. “Chi si è assunto l’onere di far crescere gli atleti, le società che mettono in bici i ragazzini – ha continuato – sono le benemerite ovvero il primo valore della nostra famiglia ciclistica e vanno rispettate. Chi opera  con i ragazzi assume suo malgrado una grande responsabilità educativa ma anche un grande privilegio. L’impegno, la lealtà, il rispetto degli avversari, la collaborazione, il rispetto delle regole, sono valori che stanno tutti dentro alla nostra attività, ma devono essere non solo proclamati, ma messi in pratica da tutte le persone che frequentano l’ambiente”.

  Il ciclismo veneto nel 2017 ha annoverato circa 18 mila tesserati; 11501 atleti (3653 agonisti e 7849 amatori); 446 società; 680 gare (21 internazionali, 33 nazionali e 626 regionali) di cui 294 strada, 217 giovanili, 105 fuoristrada, 50 amatoriali, 10 pista e 4 paralimpiche.

Dopo le premiazioni, a Noale, per la festa dedicata al consigliere benemerito Bevilacqua per la Stella d’Oro al Merito Sportivo del Coni, i componenti del Comitato Veneto – Michieletto, Corbanese, Liber, Barattin, Donato, Gasparetto e Agliuzzo – si sono messi al lavoro in previsione del 2018.

“Siamo orgogliosi di questa bellissima realtà – ha sottolineato dal canto suo Bruno Pigozzoche rappresenta un investimento per le nuove generazioni”. “Questa è l’occasione per ricordare quanto forte sia il legame tra il Veneto e il ciclismo – ha detto Corazzari – e che unisce la gente. Uno sport basato sul lavoro, il volontariato e il rispetto. Valori che rispecchiano il Veneto”.

La lunga serie delle premiazioni (madrine sono state le campionesse italiane Vanessa Michieletto e Lara Crestanello) è stata preceduta dalla consegna dei riconoscimenti ai precedenti presidenti del Comitato Veneto, ovvero Raffaele Carlesso, Bruno Coccato e Bruno Capuzzo ed è proseguita con quella dei campioni mondiali, europei e italiani del settore strada, pista, cross, mountain-bike, bmx, giudici di gara, scorte tecniche, direttori di corsa e medici. Unica assente, per una forma influenzale, la più volte campionessa mondiale ed europea, Letizia Paternoster. A ricevere il premio il suo direttore sportivo, Stefano Franco.

Premiati quindi i promotori dei circuiti fuoristrada: Giacomo Salvador (Trofeo Triveneto di ciclocross) e Luciano Martellozzo (Trofeo d’Autunno di mountain-bike). Ad inaugurare la lunga parata la più volte campionessa italiana paralimpica del tandem Beatrice Cal e la sua guida Giovanna Troldi del Centro Sportivo Libertas Scorzè.

(Servizio a cura di Francesco Coppola)