MASTROMARCO (PT) – Con la Coppa del Mobilio di martedì 16 ottobre per la Mastromarco Sensi Nibali si è ufficialmente chiuso il programma agonistico del 2018. Per la formazione toscana Under 23 del presidente Carlo Franceschi e del direttore sportivo Gabriele Balducci è quindi tempo di bilanci e di programmazione per la prossima stagione.

A livello di risultati i “Govani Squali” hanno ottenuto: 5 vittorie, 14 secondi posti e 14 terzi posti. Se la vittoria più importante è quella ottenuta da Paolo Baccio in Veneto al Trofeo Piva, corsa del calendario internazionale, dal punto di vista emozionale le due vittorie di Michele Corradini con la dedica al compagno Michael Antonelli, tutt’ora ricoverato in ospedale impegnato a vincere la gara più difficile, meritano un posto speciale. 

I top rider della stagione appena conclusa sono stati:

Michele Corradini il più vittorioso, con due vittorie, quattro secondi posti e tre terzi posti, tra cui quello al campionato italiano e quello nella tappa di Sestola del Giro d’Italia. L’umbro al Giro ha fatto sua la maglia blu dell’Integiro mettendosi in evidenza come uno dei più attivi del gruppo. Per Corradini ci sono stati anche diversi stage tra i prof, in Italia e all’estero, e l’augurio è che per lui nel 2019 si possano aprire le porte del professionismo in una squadra di livello.

Paolo Baccio, come detto vincitore al Piva, si è dedicato particolarmente alla cronometro dove ha ottenuto podi e piazzamenti di alto livello tra cui spiccano il terzo posto nei campionati italiani della specialità (da lui vinti nel 2017), la vittoria del titolo toscano e il quarto posto in maglia azzurra nella crono dei Giochi del Mediterraneo. Peccato per l’infortunio di settembre che lo ha tenuto fuori dalla nazionale per la crono dei mondiali di Innsbruck. 

Mirco Sartori ha vinto la Coppa del Grano e inoltre ha ottenuto due secondi posti e tre terzi posti. Anche il trentino, che nelle ultime stagioni ha dimostrato ottime doti di sprinter, per il 2019 guarda con fiducia al mondo del professionismo. 

-Chi è già sicuro del salto tra i pro è invece Luca Covili, uomo dotato di fondo che ama quando la strada sale. Il romagnolo di Pavullo quest’anno è stato dodicesimo nella classifica finale del Giro under23, secondo migliore degli italiani. Per lui anche due podi, un secondo e un terzo posto alla Roncola. Il 2019 lo vedrà fare il grande salto di categoria in maglia Bardiani-Csf. 

Tommaso Fiaschi, anche lui a segno nel 2018, ha il merito di avere regalato alla Mastromarco Sensi Nibali la “corsa di casa” di Poggio alla Cavalla oltre a due secondi posti e altrettanti terzi posti. 

In questa stagione sono saliti sul podio anche: Filippo Magli con tre secondi posti, giovane al primo anno dal quale ci si aspetta molto nel 2019; il siciliano Giuseppe La Terra con due terzi posti, Niccolò Ferri Federico Rosati con un terzo posto ciascuno.

“Innanzitutto voglio ringraziare tutti quelli che hanno fatto parte dell’avventura 2018 atleti, staff tecnico, collaboratori e gli sponsor senza i quali non sarebbe possibile mandare avanti il progetto. E ringrazio a livello personale il presidente Carlo Franceschi per la fiducia nei miei confronti. E’ stata una stagione abbastanza buona dal punto di vista dei risultati, molto difficile per i fatti che tutti conoscono. C’è la soddisfazione per avere ottenuto delle vittorie importanti, per esserci riconfermati sui due podi dei campionati italiani, strada e crono, e di avere dato un contributo importante alla nazionale. Certo guardando il numero considerevole dei secondi e dei terzi posti c’è il rammarico per non avere vinto di più. Però come sempre non è la vittoria l’obiettivo finale della squadra, ma far crescere i ragazzi e portarli al professionismo in modo serio. Qualcuno passerà di sicuro tra i prof, altri hanno delle concrete possibilità di farcela, altri hanno bisogno ancora di alcune stagioni per maturare. Osservando i risultati che sono ben distribuiti tra febbraio e ottobre, mi fa piacere vedere che anche quest’anno c’è stata grande continuità, ciò è sinonimo di impegno da parte dei ragazzi e di qualità del lavoro svolto” spiega il diesse Gabriele Balducci