LONDRA (GRAN BRETAGNA) – Non ce pace per il Team Sky. Ancora aperto il caso della positività al salbutamolo di Chris Froome nel corso dell’ultima Vuelta a España, oggi è arrivata un’altra brutta tegola per l’immagine della squadra britannica e l’accusa arriva direttamente dal parlamento britannico. 

È stato pubblicato il rapporto sull’inchiesta della commissione del Dipartimento per Digitale, Cultura, Media e Sport che ha indagato sulle varie accuse di doping e abuso di farmaci nel mondo sportivo britannico. Nel rapporto si parla anche di ciclismo ed in particolare di Team Sky. Sotto accusa, in particolar modo, le esenzioni per uso terapeutico (TUE) del triamcinolone, un corticosteroide, da parte del Team Sky e di Bradley Wiggins nell’avvicinamento al Tour de France del 2012 che poi fu vinto proprio dal britannico.

Le conclusioni della commissione d’inchiesta sono molto dure: “Dalle prove raccolte dalla commissione, crediamo che questo potente corticosteroide sia stato utilizzato per preparare Bradley Wiggins, e possibilmente altri corridori a suo supporto, per il Tour de France. Lo scopo di questo non era un bisogno medico, ma di incrementare il rapporto peso potenza in vista della corsa. Ciò non costituisce una violazione del codice antidoping della WADA, ma supera la linea etica tracciata da Dave Brailsford per il Team Sky. In questo caso, crediamo che i farmaci siano stati utilizzati dal Team Sky, in accordo con le regole WADA, per migliorare le prestazioni degli atleti. Non ci sono prove di una violazione delle regole sul doping della WADA, quindi, ma solo un’altra conferma di come il team britannico operi in una cosiddetta area grigia.

Non si è fatta attendere la risposta del Team Sky attraverso un comunicato stampa: “Il Rapporto riporta di nuovo l’attenzione su alcuni errori passati che abbiamo già riconosciuto. Ci assumiamo la piena responsabilità per gli errori che sono stati fatti: abbiamo scritto al comitato nel marzo 2017, descrivendo in dettaglio i passi che abbiamo intrapreso per rimediare. Tuttavia, il Rapporto propone anche l’accusa sull’uso diffuso di Triamcinolone da parte dei corridori del Team Sky prima del Tour de France 2012. Ancora una volta, respingiamo con forza questa affermazione. Siamo sorpresi e delusi dal fatto che il Comitato abbia scelto la via di una accusa anonima senza presentare alcuna prova o darci opportunità di risposta. Noi prendiamo sul serio la nostra responsabilità per lo sport e ci impegniamo a creare un ambiente che permetta ai corridori di fare il loro lavoro in modo pulito”.