VITTORIO VENETO (TV) – Prima vittoria da professionista per Stefano Pirazzi e terza vittoria a questo Giro d’Italia per la Bardiani CSF. Sono ancora i ragazzi della banda Reverberi a fare festa alla Corsa Rosa e dopo i successi di Canola e Battaglin la settimana scorsa, oggi è stato il turno di Stefano Pirazzi.
17a tappa Sarnonico - Vittorio Veneto 208 km 28/05/2014 - Stefano Pirazzi (Bardiani - CSF) - foto Ilario Biondi/BettiniPhoto©2014
Il laziale già maglia azzurra dei Gpm al Giro 2013, con un attacco sferrato ai 1.300 metri dal traguardo ha sorpreso i compagni di fuga e per distacco è andato a prendersi la vittoria nella 17/a tappa da Sarnonico a Vittorio Veneto. Secondo gradino del podio per il belga Tim Wellens (Lotto Belisol) e terzo l’australiano Jay Mccarthy (Tinkoff-Saxo), due giovani di grande speranza.
Nel giorno che non ti aspetti. Non in montagna, il suo terreno ideale. Ma in una tappa in cui tutti sapevano che la fuga sarebbe potuta arrivare. E Pirazzi ha avuto il merito di entrarci in questa fuga e il merito doppio di rischiare, provare il tutto e per tutto con un attacco prima dell’ultimo chilometro per giocarsi le sue chance di vittoria, praticamente nulle, invece, in un eventuale arrivo in volata. Prima vittoria in assoluto dopo 5 anni di professionismo, tanto desiderata e attesa e alla fine il laziale si lascia anche andare in un gesto dell’ombrello poco simpatico, in risposta alle tante critiche ricevute in questi anni. Soprattutto dai giornalisti, dichiererà lo stesso Pirazzi dopo l’arrivo. Alla fine fa le sue scuse che non possono che essere accettate e di questa giornata resta solo una bellissima vittoria per lui e per la Bardiani CSF che ancora una volta certifica la bontà del suo progetto made in Italy e con i giovani italiani protagonisti.
Niente da fare per i velocisti, tagliati fuori dalla fuga a lunga gittata, che all’inizio ha i seguenti protagonisti: Enrico Gasparotto (Astana), Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale), Stefano Pirazzi (Bardiani), Nicola Boem (Bardiani), Marco Canola (Bardiani), Jos Van Emden (Belkin), Daniel Oss (BMC), Oscar Gatto (Cannondale), Johan Le Bon (FDJ), Jussi Viekkanen (FDJ), Daniano Cunego Lampre-Merida), Mattio Bono (Lmapre-Merida), Lars Bak (Lotto-Belisol), Tim Wellens (Lotto-Belisol), Igor Anton (Movistar), Thomas De Gendt (Omega Pharma-QuickStep), Serge Pauwels (Omega Pharma-QuickStep), Davide Malacarne (Europcar), Simon Geschke (Giant-Shimano), Alberto Losada (Katusha), Eduard Vorganov (Katusha), Philip Deignan (Sky), Evgeni Petrov (Tinkoff-Saxo), Jay McCarthy (Tinkoff-Saxo) e Fabio Felline (Trek Factory Racing). Solamente Garmin, Colombia, Orica GreenEdge e Neri Sottoli non sono rappresentate nella fuga.
Il vantaggio massimo della fuga supera i 12 minuti. Poi è la squadra della maglia rosaNairo Quintana (Movistar) a farsi carico dell’inseguimento, ma in realtà nessuno ha davvero l’interesse di andare a riprendere i fuggitivi e quindi il divario rimane importante. Dal gruppo di testa l’attacco più significativo su una salita di 4/a categoria è azionato da De Gendt a cui si aggiunge prima Pirazzi e poi anche Wellens, McCarthy e Montaguti.
Il quintetto prende il largo nei chilometri finali, anche perchè dietro si guardano troppo e non riescono ad organizzare un inseguimento. Quando è chiaro che saranno questi cinque corridori a giocarsi la vittoria e tutti pensano allo sprint, a 1.300 metri dal traguardo Stefano Pirazzi si inventa l’azione decisiva. Scatto secco, a sorpresa. I suoi avversari tentennano. Lui pedale forte e punta dritto verso il traguardo. E’ fatta. Negli ultimi 500 metri si gira un paio di volte per controllare la situazione alle sue spalle e poi sfoga tutta la sua gioia e la sua rabbia.
Il gruppo è arrivato con un ritardo di 15’36”. Nessuna variazione di rilievo nella classifica generale: il colombiano Nairo Quintana (Movistar) è sempre in rosa con 1’41” sul connazionale dell’Omega Quick Step Rigoberto Uran e 3’21” sull’australiano della BMCCadel Evans. Il primo italiano è Fabio Aru, sesto a 3’34”.
Domani è in programma la 18/a frazione: 171 chilometri da Belluno al Rifugio Panarotta (arrivo in salita).
Alcune dichiarazioni dalla conferenza stampa.
Stefano Pirazzi (Bardiani CSF) – Vincitore di tappa
La vittoria e il gesto di liberazione.
“Un’ossessione durata 5 anni, non ne potevo più! Finalmente è arrivata questa vittoria che mi rende davvero infinitamente felice. Le critiche che da 5 anni ricevo da tanti: attaccava Pirazzi e lo criticavano sempre, attaccavano gli altri e nessuno diceva nulla… Mi scuso per il gesto sul traguardo (ombrello), è stato un errore ma vi prego di considerarlo uno sfogo di un ragazzo che ha sofferto tanto e che finalmente è riuscito a trovare la vittoria.”
La tattica di gara.
“Ero il meno veloce e quindi dovevo staccare tutti, ho fatto uno scatto secco, ho visto che si era creato un piccolo gap tra me ed i miei compagni di fuga e mi sono detto “questa è la volta buona!”
Il Giro d’Italia.
“Il mio obiettivo in questo Giro era vincere una tappa, le prime due settimane ho fatto fatica, oggi era la mia giornata ed è andato tutto come sognavo. Era la seconda volta che andavo in fuga e mi è andata bene. Sono davvero soddisfatto!”
Nairo Quintana (Team Movistar) – Maglia Rosa
La polemica.
“Chi non mi ha stretto la mano questa mattina alla partenza sono solo alcuni corridori che non accettano la sconfitta. Molti altri invece sono venuti a complimentarsi con me per la vittoria di ieri. Le stesse squadre e i direttori sportivi che continuano a fare polemica dimostrano di non sapere con precisione cosa sia successo ieri. Mi fa ridere questa ipotesi che ho sentito citare di togliermi dei minuti, mi sembra uno scherzo. Se avessi tagliato il percorso, se mi fossi fatto trainare o fossi salito su un’auto, allora potrei capire… ma io ieri ho guadagnato in salita pedalando sulla mia bicicletta, esattamente nelle stesse condizioni di tutti i miei avversari.”
quintana podioLa risposta.
“La miglior risposta a tutto questo sarà di correre da leader della mia squadra nelle prossime tappe di montagna che si addicono alle mie caratteristiche.”
La tattica.
“Credo che il fatto che la Maglia Rosa sia sulle mie spalle possa essere sufficiente a dimostrare che sono stato bravo fin qui, nonostante i problemi di salute. Se avrò una buona giornata certo potrò attaccare ma indosso già la Maglia Rosa e il mio obiettivo è vincere il Giro.”
ORDINE D’ARRIVO:
1 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani-CSF 4:38:11
2 Tim Wellens (Bel) Lotto Belisol
3 Jay Mccarthy (Aus) Tinkoff-Saxo
4 Thomas De Gendt (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
5 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
6 Jussi Veikkanen (Fin) FDJ.fr 0:00:28
7 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Shimano
8 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
9 Marco Canola (Ita) Bardiani-CSF
10 Serge Pauwels (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
CLASSIFICA GENERALE:
1 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 73:05:31
2 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:01:41
3 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 0:03:21
4 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:03:26
5 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:03:28
6 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:03:34
7 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:03:49
8 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:04:06
9 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:04:16
10 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing 0:08:02
SCARICA: ordine d’arrivo  –  classifica generale
MAGLIE:
Maglia Rosa – Balocco: Nairo Quintana (Team Movistar)
Maglia Rossa – Algida: Nacer Bouhanni (FDJ.fr)
Maglia Bianca – F.lli Orsero: Nairo Quintana (Team Movistar)
Maglia Azzurra – Banca Mediolanum: Julian Arredondo (Trek Factory Racing)
(Servizio a cura di Giorgio Torre)