VENARIA REALE (TO) – È stato un Giro d’Italia difficile che non lo ha mai visto protagonista e in tanti oggi speravano nella possibile giornata del riscatto per il sardo Fabio Aru. Non sarà così per il Cavaliere dei Quattro Mori ha abbandonato la corsa oggi, dopo 41 chilometri dal via di Venaria Reale dove ha preso le mosse la diciannovesima tappa che si concluderà tra poco ore a Bardonecchia. 

Sulla salita del Col de Lys, la prima ascesa di giornata, Fabio Aru ha messo piede a terra. Il capitano della UAE Team Emirates si è quindi ritirato. Altri tre corridori si sono fermati nei primi km di giornata: il bielorusso Vasil Kiriyenka (Team Sky), il kazako Alexey Lutsenko (Astana Pro Team) e l’emiliano Mirco Maestri (Bardiani CSF).

Aru ha così commentato il suo ritiro: “Avevo detto che avrei valutato giorno per giorno le mie sensazioni, propriò perché sentivo di vivere qualcosa di anomalop della mia vita sportiva. 
Ho provato a reagire, onorare la maglia che indosso, esaltare i tifosi e la Corsa Rosa, ma non ce l’ho fatta.
Sono fortemente dispiaciuto per tutto questo, per la mia squadra, per gli sponsor che rappresento, per la mia famiglia, ma non aveva più senso andare avanti. Non faccio drammi, questo è lo sport e forse, anche se mi costa dirlo in questo momento, questo è il suo bello.
Cercherò di azzerare il tutto e di capire assieme alla squadra cosa sia successo, poi ripartirò pensando al resto della stagione, perché è questo che si deve fare nelle difficoltà“.