BAOERE DI MORGANO (TV) – “Dietro al successo delle ragazze non ci sono soltanto io ma una grande Federazione, uno straordinario gruppo di lavoro e un motore che spinge e vuole fare sempre meglio”. A precisarlo è stato sabato a Badoere di Morgano, in provincia di Treviso, il Commissario Tecnico della nazionale italiana femminile, Edoardo Salvoldi, in occasione della cerimonia di consegna del Premio Nazionale Rotonda di Badoere svoltasi nell’aula magna delle scuole Elementari “Guglielmo Marconi” della cittadina trevigiana.

La manifestazione, giunta alla 24^ edizione ed organizzata dall’Uct Montebelluna e dal Gs Badoere con la collaborazione del Comune di Morgano, rappresenta uno dei momenti più belli e significativi di fine anno durante i quali vengono consegnati riconoscimenti a quanti, pur “dietro le quinte” si adoperano per la crescita dei giovani e il bene del ciclismo. Per Salvoldi, che da quanto si è occupato delle nazionali strada e pista ha conquistato complessivamente 210 medaglie, il 2017 è stato un anno straordinario culminato con un bottino di 33 medaglie.

“Nel 2016 ne avevamo vinte 20 – ha raccontato il ct azzurro – e alla vigilia della partenza di questa stagione saremmo stati contenti se la cifra fosse stata la stessa ma, invece, ne sono arrivate quasi il doppio. Pensare cosa potrebbe accadere per il futuro mi sembra davvero impossibile ma noi abbiamo il dovere di provarci anche in prospettiva per le Olimpiadi del 2020″.

Ad affiancare Salvoldi durante la premiazione sono state quattro sue atlete: le azzurre Sofia Bertizzolo, Sofia Beggin, Alessia Vigilia ed Alessia Pirrone reduci da una straordinaria annata e due delle quali il prossimo anno passeranno nella categoria superiore. “Il passaggio dalla juniores a quella elite – ha sottolineato Salvoldi – potrebbe risultare a volte traumatico ma il nostro gruppo sta lavorando per migliorarlo avviando una preparazione specifica e disponendo anche di un calendario più mirato e creare in tal modo i presupposti affinché la carriera delle nostre atlete non subisca pause”.

In merito al lavoro preparato per il 2018 Salvoldi ha detto che: “La nuova stagione per noi è già iniziata da un bel pezzo con l’attività su pista in prospettiva per i Mondiali elite che si svolgeranno in Olanda dal 28 febbraio al 4 marzo. Un momento particolare che ci proietterà per il futuro tenendo in considerazione che il prossimo Autunno cominceranno le qualificazioni olimpiche e per le quali dobbiamo farci trovare pronti”. A consegnare il premio Nazionale Rotonda di Badoere a Salvoldi sono stati il sindaco di Morgano, Daniele Rostirolla ed il presidente della Commissione, composa da tecnici e giornalisti, Gianni Zanatta.

Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, la vicepresidente vicaria ed il consigliere della Federazione Ciclistica Italiana Daniela Isetti e Bruno Battistella, i presidenti dei Comitati del Veneto, Igino Michieletto e dell’Alto Adige/Sudtirol, Nino Lazzarotto.

Ad inaugurare la serie degli interventi e a portare il saluto sono stati Rostirolla e Zanatta che hanno ricordato come l’edizione del 2016 del Premio Rotonda di Badoere, che aveva avuto tra le maggiori protagoniste le ragazze, è stato di buon auspicio per un settore in grande crescita e in considerazione dei risultati raccolti nel 2017 dalle azzurre. Il primo cittadino di Morgano ha poi ricordato che nel 2018 saranno festeggiati i 25 anni di attività del Premio con una cerimonia straordinaria; mentre Zanatta ha ricordato i suoi predecessori e padri fondatori del Premio sottolineando che quello della Rotonda di Badoere è unico nel suo genere.

A portare il saluto della Federazione, Daniela Isetti che ha ringraziato gli organizzatori “per quello che riuscite a fare e per la capacità di coniugare l’attività agonistica a quella meritoria dei tecnici e degli atleti. E’ per noi occasione di vanto avere al nostro fianco i Comuni”. “I tecnici – ha concluso la vicepresidente – rappresentano il primo approccio con i giovani per la loro formazione ed educazione. Grazie a tutti coloro che si adoperano per loro e lo sport”.

Tra gli ospiti d’onore della cerimonia l’assessore allo sport del Comune di Montebelluna Elisa Gobbo, la collega del Comune di Morgano, Elena Pasqualetto e l’ex campionessa del mondo Alessandra Cappellotto; quest’ultima a suo rientro da Verona dove è stata confermata vice presidente dell’Assocorridori e responsabile per il settore femminile. “Il movimento femminile italiano è cresciuto notevolmente – ha precisato l’ex iridata – ma anche in passato quando correvo ci sono stati segnali positivi se si considera che nel 1993 l’Italia vinse il bronzo ai Mondiali. Molte sono state le ragazze che si sono succedute a me ed io ricordo con grande affetto quelle che erano allora i miei modelli, Antonella Bellutti per la pista e Paola Pezzo per il settore mountain-bike. La mia carriera tecnica è cresciuta con Edoardo Salvoldi che per me non ha eguali al mondo”.

La serie delle premiazioni è stata inaugurata dalla consegna del Premio Direttore Sportivo Triveneto al tecnico della pista di Pordenone, Silvano Perusini. “Quella che svolgo è la mia passione e sono felice e motivato per ciò che faccio – ha detto – . Stare con i ragazzi mi fa stare bene e contribuisce alla loro crescita. La multidisciplinarietà rappresenta la crescita globale dei giovani. Sono del parere che la pista offre un grande contributo alla loro formazione”. “Pordenone rappresenta un Eden per il settore – ha proseguito –  e lo dimostrano i numeri. Basta solo considerare che nei primi anni gli iscritti al nostro Centro sono passati da 70 a 170. Ci sentiamo di far parte di una squadra completa e competitiva. Un luogo ideale per la crescita dei ragazzi”. “Il premio che ho ricevuto, dedicato alla Memoria di Orlando Guerra e di Roberto Voltan – ha concluso Perusini – non lo considero di arrivo ma di stimolo ad andare avanti”.

È toccato poi agli organizzatori della Coppa d’Oro di Borgo Valsugana (Trento) – Ugo Segnana, Stefano Casagrande e Giovannina Collagnega che erano accompagnati dall’assessore allo sport del Comune trentino, Luca Bettega – ricevere i riconoscimenti. “Le nostre sono gare coinvolgenti e festose – hanno precisato – . Eventi accompagnati da tante manifestazione che coinvolgono a 360 gradi non soltanto atleti, tecnici e dirigenti ma anche intere famiglie. Lo sport è scuola di vita”.

La cerimonia è proseguita con le premiazioni del giornalista e scrittore Giacinto Bevilacqua con la consegna del riconoscimento dedicato alla Memoria dell’ex consigliere federale Adriano Morelli. “Sono orgoglioso del premio che mi è stato assegnato – ha detto Bevilacqua – e desidero condividerlo con quanti hanno la mia stessa passione che è quella per il ciclismo narrato dove emergono storie di vita e di costume”. Bevilacqua, che ha annunciato che per il 2018 sarà impegnato nella realizzazione di altri libri legati al mondo dello sport del pedale, ha precisato di voler dedicare il Premio “all’amico fraterno Sandro Bolognini e a mia moglie che continua a sopportarmi”.

La serie degli interventi è stata completata da Sofia Bertizzolo (“soddisfatta di come si è conclusa l’annata”), Sofia Beggin (“l’obiettivo è ora migliorarsi e cominciare a seminare per raccogliere in futuro”), Alessia Vigilia (“sono stati due anni di grandi soddisfazioni con la conquista anche della medaglia d’argento ai mondiali”) ed Elena Pirrone (“è stato un 2017 superlativo che mi stimola a fare ancora meglio in futuro tenendo presente che il prossimo anno dovrò sostenere gli esami di maturità”.

La cerimonia è stata conclusa da i saluti di arrivederci all’importantissima edizione del 2018 di Daniele Rostirolla e di Gianni Zanatta e la premiazione dell’ex presidente della Federazione e del Comitato Veneto, Raffaele Carlesso, per essere stato nel 1991 tra i promotori del Premio Rotonda di Badoere insieme ai compianti amici Orlando Guerra e Roberto Voltan.

(Servizio a cura di Francesco Coppola)