NEERPELT (BELGIO) – Alla vigilia della prima prova della trentaseiesima edizione del Trofeo Superprestige, in programma a Gieten (Olanda), si è corsa a Neerpelt, cittadina della provincia fiamminga del Limburgo belga, la prima prova del Soudal Classics, alla quale non hanno preso parte, tra gli altri, gli iridati Wout Van Aert e Sanne Cant, oltre il campione olandese Mathieu Van der Poel, vincitore negli Usa delle prime due prove di Coppa del mondo.

Non si è lasciato sfuggire l’occasione per confermare le sue notevoli potenzialità il ventitreenne Laurens Sweeck (Era-Circus).

Lo stesso Sweeck si era imposto nelle due gare americane del calendario Uci di Iowa City, alla vigilia della prima prova di Coppa del mondo e di Las Vegas, anteprima della seconda prova di Coppa di Waterloo.

In queste tre favorevoli opportunità, assenti i due big Van der Poel e Van Aert, Sweeck ha ribadito al meglio il suo talento già palesato, ai massimi livelli, nella categoria Under 23.

Di rilievo, in questa occasione, anche la piazza d’onore (a soli 9” da Sweeck) del ventiduenne Quentin Hermans, al suo primo anno nella categoria Elite dopo essere stato per due volte consecutive campione europeo della categoria Under 23.

Sul podio anche il venticinquenne Jens Adams che ha contenuto le legittime aspirazioni dei più maturi Kevin Pauwels, Vincent Baestaens, Tom Meeusen e Philipp Walsleben.

Quest’ultimo aveva vinto venerdì scorso a Slany, nella Repubblica Ceca, la prima prova della Toi Toi Cup con una manciata di secondi sul ventunenne Adam Toupalik e su David Van der Poel, fratello maggiore di Mathieu, protagonista assoluto di questo primo scorcio di stagione.

Nella gara Elite donne c’è stato il debutto stagionale dell’azzurra Alice Maria Arzuffipassata in forza al team belga “Steylaerts”, formazione guidata dal due volte campione del mondo Bart Wellens.

La ventiduenne brianzola si è trasferita a Herentals, in Belgio, e parteciperà alle più importanti gare del calendario internazionale continuando ad utilizzare, così come gli altri atleti del suo team, le specialissime bici da ciclocross fornite da Alessandro e Paolo Guerciotti, titolari dell’omonimo sodalizio meneghino nel quale (diesse Vito Di Tano) è cresciuta e si è affermata, nelle categorie giovanili, la Arzuffi, più volte campionessa nazionale.

Il quinto posto della Arzuffi va considerato come un risultato eccellente, tenuto conto che coloro che l’hanno preceduta hanno già partecipato alle diverse gare del calendario Uci già disputate, sia negli Usa che in Europa.

La trentasettenne belga Ellen Van Loy, al pari di Sweeck, ha colto al volo l’occasione propizia, stante l’assenza dell’iridata Cant e delle forti olandesi, per cogliere il suo primo successo stagionale avendo nell’occasione come irriducibili antagoniste le britanniche Nikki Brammeier ed Helen Wyman, giunte a pochi secondi.

Elite uomini:

1. Laurens Sweeck (Era-Circus, Bel) 58’49”; 2. Quentin Hermans (Bel) 9”; 3. Jens Adams (Bel) 33”; 4. Kevin Pauwels (Bel) 49”; 5. Vincent Baestaens (Bel) 54”; 6. Tom Meeusen (Bel) st; 7. Philipp Walsleben (Ger) 1’14”; 8. Dieter Vanthourenhout (Bel) 1’23”; 9. Marcel Meisen (Ger) 1’29”; 10. Gianni Vermeersch (Bel) 1’34”

Elite donne:

1. Ellen Van Loy (Telenet Fidea, Bel) 4725”; 2. Nikki Brammeier (Gb) 5”; 3. Helen Wyman (Gb) 9”; 4. Loes Sels (Bel) 1’01”; 5. Alice Maria Arzuffi (Ita) 1’09”; 6. Joyce Vanderbeken (Bel) 1’41”; 7. Laura Verdonschot (Bel) 2’07; 8. Kun Van de Steene (Bel) 2’35”; 9. Denise Betsema (Ola) 2’21”; 10. Suzanna Verhoeven (Bel) 3’12”

(articolo tratto da Federciclismo.it a firma Alfredo Vittorini)