PORTO SEGURO (BRASILE) – Fabian Rabensteiner concede il bis, ovvero s’impone anche nella sesta tappa della Brasil Ride, una prova Cross Country su un anello di 8 km da percorrere 4 volte, per un dislivello complessivo di poco più di 500 metri. La competizione brasiliana è però a coppie e al miglior tempo assoluto (1h 29’09”) dell’atleta altoatesino fa da contraltare in casa neroaranciofluo la giornata sfortunata di Michele Casagrande, coinvolto in una caduta all’ultimo giro costatatagli tempo prezioso in chiave successo finale.

Così, Casagrande non ha potuto far meglio del tempo di 1h 34’22” ed ha prestato il fianco al recupero della coppia formata da Jiri Novak (1h 30’06”) e Henrique Avancini (1h 32’21”), ripresasi la maglia gialla di leader con un vantaggio di soli 21 secondi sui ragazzi di Trek-Selle San Marco, alla vigilia della tappa conclusiva in programma domani.
Quando mi sono svegliato stamattina avevo un forte mal di gambe e non avrei immaginato di andare così forte oggi – si sorprende un po’ un soddisfatto Rabensteiner –. Mi sentivo subito bene e mi sono portato nelle prime posizioni, ma già nel primo giro ho commesso alcuni piccoli errori sufficienti a farmi perdere contatto con Novak e Becking. Ho dato tutto per rientrare e ce l’ho fatta in chiusura di secondo giro, quando a Novak è scesa la catena e l’altro non stava forzando. Nel terzo passaggio ho attaccato in una discesa tecnica e me ne sono andato. Da lì in poi ho fatto gara da solo e non è stato facile con tutti quei doppiati. A me è andata bene ma a Michele non altrettanto. Peccato per la sua caduta, perdere la maglia così non è bello, spero che non abbia riportato grossi problemi in vista di domani perché sarà una guerra“.
Per me è stata una giornata da dimenticare – spiega Casagrande –. A una partenza poco brillante ho rimediato recuperando nella seconda metà di gara ma all’inizio dell’ultimo giro, quando non ero distante da Avancini, ho trovato un doppiato che mi ha letteralmente steso. Ho preso una brutta botta al collo e alla schiena, spero solo di recuperare in tempo per domani“.
Anche peggio è andata al duo Porro-Righettini, con il comasco caduto nel corso del primo giro e costretto ad arrendersi per il forte colpo subito al costato. Domani ripartiranno con una penalità in classifica. “Siamo partiti nelle retrovie – riferisce Righettini – ma abbiamo recuperato parecchie posizioni rientrando nel primo gruppo. In un tratto insidioso Samuele è scivolato quasi da fermo andando a sbattere con il costato contro un ceppo che sporgeva dal terreno. Qui è praticamente finita la nostra gara. Io mi sono fermato un po’ a sincerarmi che non stesse troppo male e poi ho proseguito, terminando la prova lontano dai primi“.
Domani tappa conclusiva nei pressi di Arraial d’Ajuda: 73 km ed oltre 2.000 mt. di dislivello per decidere chi succederà nell’albo d’oro della Brasil Ride a Rabensteiner e Porro, vincitori in maglia neroaranciofluo un anno fa.