GARDONE VAL TROMPIA (BS) – Si è spento all’età di 76 anni a seguito di una lunga malattia Giuseppe Esposito, il cui cognome tradisce origini non certo bresciane, presidente della Sc Stella Alpina. Giovanissimo giunge da Sorrento in Valtrompia con un obbiettivo: correre in bicicletta. E’ un dilettante di belle speranze ma il sogno del professionismo rimarrà tale.

Il ciclismo però ce l’ha nel sangue e decide così di regalare al suo paese lo spettacolo più puro: far salire sul monte caro ai gardonesi quei corridori che fanno proprio della salita il loro campo di battaglia.

Nasce così la S.C. Stella Alpina ed attorno a lei si raccolgono amici che condividono questo ambizioso progetto che dura ormai dal 1984. In questi anni l’avvenimento ha guadagnato spazio, tanto da essere fra i più rappresentativi del panorama bresciano.

Giuseppe Esposito ci ha sempre creduto dall’inizio. Ha smosso mari e monti, non si è perso d’animo dinanzi alle difficoltà che pure ci sono state, ha allargato la cerchia degli amici. Dopo dodici anni, nel 1995, vede realizzarsi un sogno rimasto nel cassetto per troppo tempo.

“Vedere realizzato un progetto, un obiettivo per il quale si è lavorato molto – dice – è una delle cose più belle che possano accadere. Adesso che la cronoscalata è diventata internazionale non posso che essere soddisfatto. E spero che con me soprattutto sia contenta la gente della Valtrompia. Se la società si è prodigata in questi anno per portare la corsa a questi livelli lo ha fatto per tenere alto il nome di questa valle. E ne va orgogliosamente fiera”.

Il ciclismo ha sempre avuto uno spazio importante nella vita di Esposito, che cominciò a montare in sella giovanissimo. A Sorrento, sua città natale, alcuni esponenti dello Sport Club Brescia ne notarono le brillanti noti di scalatore e lo convinsero a risalire la penisola.

Da dilettante riuscì ad ottenere anche dei buoni risultati, ma per un motivo o per l’altro la sua carriera di ciclista si interruppe al momento di passare tra i professionisti. Restò comunque nel bresciano, trovò un lavoro e mise su casa. Nel 1980 il grande progetto: organizzare una cronoscalata per dilettanti di prima e seconda categoria da Gardone V.T. a Caregno.

“Qualcuno – affermava – mi ha dato del matto o si è messo a ridere quando ne è venuto a conoscenza. Molti di questi per fortuna si sono ricreduti. La corsa è cresciuta con il passare degli anni, ha riscosso l’interesse della gente e degli sponsor, è apprezzata. Quando Gianni Pozzani presidente della federazione provinciale, mi ha comunicato, nel 1995, la notizia ufficiale dell’internazionalità, non stavo più nella pelle” .

Cosa comporta una corsa internazionale? “Innanzitutto – spiegava Esposito – un sensibile aumento dei costi. Siamo comunque già in contratto con diversi sponsor e contiamo di poter far fronte alle spese che indubbiamente ci saranno, poiché un conto è proporre corridori italiani, un altro è ospitare degli stranieri per almeno due giorni. A parte questo mi fa piacere constatare che la gente della Valtrompia si sta dimostrando molto sensibile al progetto. Del resto ne va anche del nostro prestigio. Far conoscere la nostra valle anche al di fuori dei confini nazionali sarà un motivo di orgoglio e di soddisfazione per tutti”.

Alla sua famiglia e agli amici della Sc Stella Alpina le condoglianze più sentite di tutta la famiglia ciclistica per tramite del presidente Renato Di Rocco.

(fonte: Federciclismo.it)