FIORENZUOLA D’ARDA (PC) – Vent’anni da grande protagonista della scena mondiale nel ciclismo su pista: sono quelli che celebra quest’anno il Velodromo di Fiorenzuola d’Arda, dove dal 6 all’11 luglio si disputerà la 20/a edizione della 6 Giorni delle Rose Internazionale, evento che è stato presentato stasera al Teatro Giuseppe Verdi di Fiorenzuola, prima con una tavola rotonda dedicata alla stampa, poi davanti ad un folto pubblico che ha gremito il Teatro fatto costruire dalla duchessa Maria Luigia con un decreto risalente al 4 maggio 1847.

Il Velodromo di Fiorenzuola, fondato nel 1929 e dedicato nel 2008 ad Attilio Pavesi (oro olimpico nel ciclismo alle Olimpiadi di Los Angeles ’32), in questi vent’anni ha visto sfidarsi sul suo anello tutti i più grandi pistard della scena mondiale, in campo maschile e femminile. Dal 2013 la 6 Giorni è anche gara di classe 1 Uci, con prove che assegnano punti per la qualificazione ai Mondiali e alle Olimpiadi, formula confermata anche per l’edizione 2017: dal 6 all’11 luglio le prove di classe 1 Uci si alterneranno alle gare a coppie, con l’assegnazione della maglia bianca Siderpighi ai vincitori della 6 Giorni, che lo scorso anno furono Elia Viviani (il quale pochi giorni dopo conquistò a Rio l’oro olimpico nell’omnium) e Michele Scartezzini.

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Nelle sei serate della manifestazione, le gare si intrecceranno agli spettacoli: confermatissimi lo show dei fuochi d’artificio dei Maestri Bernocco e i momenti dedicati al ballo con la compagnia On Danse, mentre la grande novità riguarda l’ospite speciale dell’ultima serata, che sarà il cantante Povia, vincitore del Festival di Sanremo nel 2006, ma reso celebre già l’anno precedente dal brano “I bambini fanno ooh…”, che si esibirà con alcuni dei suoi pezzi più celebri sul palco che verrà installato all’interno della pista.

Se questa manifestazione è così amata e conosciuta in tutto il mondo ormai da vent’anni – ha spiegato Gaetano Rizzuto, presidente del Velodromo di Fiorenzuola -, significa che oltre all’elevato livello tecnico viene apprezzato quel clima speciale, internazionale e al tempo stesso famigliare, creato da Claudio Santi e da tutti coloro che danno il proprio contributo all’organizzazione. Siamo fieri di unire la nostra storia, che vive nel ‘Museo Attilio Pavesi’ all’interno del Velodromo, al presente di tanti campioni che stanno scrivendo, anche passando per Fiorenzuola, le pagine più belle della propria carriera“.

Stiamo lavorando per realizzare una grande edizione, che veda in pista i migliori atleti del panorama internazionale – ha detto Giovanni Compiani, coordinatore della 6 Giorni -, come del resto avviene ogni anno alla 6 Giorni delle Rose, e che sappia coinvolgere più persone possibile in sei serate che vogliamo siano di vera e propria festa, con spettacoli e attività per tutti, valorizzando anche la grande storia del nostro Velodromo“.

La 6 Giorni delle Rose è un appuntamento ormai fisso per le nostre Nazionali – ha detto il vicepresidente della Federciclismo Daniela Isetti -, e ultimamente ci ha anche portato fortuna. Complimenti agli organizzatori che riescono ogni anno a proporre un evento di alto livello, che ci permette di far confrontare i nostri ragazzi con i più forti pistard del panorama mondiale”.

Nell’occasione s’è parlato anche del passaggio del Giro d’Italia da Fiorenzuola, il prossimo 19 maggio nel corso della 13/a tappa che va da Reggio Emilia a Tortona: “La carovana entrerà dallo svincolo della tangenziale Est – ha spiegato il sindaco di Fiorenzuola Romeo Gandolfi -, percorrerà la via Emilia, poi viale Verani e viale Matteotti, prima di riprendere la via Emilia in direzione Piacenza. Fiorenzuola ospiterà anche un traguardo volante della tappa, ma solo nei prossimi giorni sarà stabilita l’esatta posizione. Tra Giro d’Italia e 20/a 6 Giorni delle Rose sarà una stagione sportivamente memorabile per la nostra cittadina“.

Alla serata hanno partecipato, tra gli altri, anche i commissari tecnici Marco Villa ed Edoardo Salvoldi, gli assessori comunali di Fiorenzuola Massimiliano Morganti, Lorenza Rossi e Marcello Minari, il presidente del Comitato Fci Lombardia Cordiano Dagnoni, il vicepresidente regionale della Federciclismo emiliano romagnola Alessandro Ferraresi, il presidente provinciale Fci Giovanni Cerioni e il consigliere dello stesso Comitato provinciale Gianluca Andrina.

In Teatro poi, Claudio Santi ha ripercorso (con foto e video) la storia di questi vent’anni di gare internazionali a Fiorenzuola (iniziati nel 1997 con l’organizzazione di una prova di Coppa del Mondo), attraverso i personaggi che hanno contribuito a scriverla. Nel corso della serata sono stati anche proiettati alcuni videomessaggi, tra cui quello di Silvio Martinello, vincitore della 6 Giorni nel 2000, di Elia Viviani e della neocampionessa mondiale dello scratch Rachele Barbieri, sempre protagonista a Fiorenzuola.

Ad anticipare la 6 Giorni delle Rose sarà una tre sere dedicata al ciclismo giovanile, in scena al “Pavesi” dal 27 al 29 giugno, ma anche una serie di appuntamenti culturali al Velodromo, fissati ogni giovedì sera dall’11 maggio al 22 di giugno.
Info e programmi sono disponibili sul sito www.fiorenzuolatrack.it