SANREMO (IM) – C’era un tempo in cui il polacco Michal Kwiatkowski era la bestia nera dello slovacco Peter Sagan. Entrambi classe 1990, erano fin da giovani, da Juniores e da Dilettanti, già due dei più importanti talenti del ciclismo internazionale. E capitava spesso che i due si scontravano e a quei tempi spesso ad avere la meglio era il corridore polacco.

Le vicende degli ultimi anni avevano confermato il talento di questi due straordinari corridori, ma se per Kwiatkowsi dopo il Mondiale professionisti vinto a Ponferrada 2014 la stella sembrava essersi un po’ offuscata nelle ultime stagioni, quella di Sagan era sempre più brillante nel firmamento dei grandi campioni del ciclismo internazionale, non foss’altro per gli ultimi due Mondiali vinti, il Fiandre 2016 e tante altre imprese.

Questo inizio di 2017 ha riacceso la sfida, ma soprattutto ha riportato in auge un Kwiatkowski in grande spolvero. La sfida tra i due aveva già animato la Strade Bianche un paio di settimane fa e anche oggi si è riproposta alla Milano-Sanremo, in modalità diverse, questa volta con una volata a tre, ma con lo stesso risultato la vittoria del polacco.

Il podio della Milano-Sanremo 2017

Il podio della Milano-Sanremo 2017 (foto LaPresse)

E Sagan? Ce l’ha messa tutta per vincere e c’ha creduto fino all’ultimo. Appena dopo l’arrivo si è avvicinato ad uno dei televisori posti nell’area media per rivedere il replay della volata (nella foto). L’ha osservata con molta attenzione e nel rivedere quella vittoria tanto ambita, sfuggita per una questione di centimetri ha scagliato, d’istinto, una bottiglietta d’acqua da cui stava bevendo a terra. Un gesto di stizza del campione che non ci sta a perdere. Ma il campione sa anche riconoscere i meriti all’avversario e prima ancora di rivedere la volata in TV, Sagan ha stretto la mano a Kwiatkowski.

Peter Sagan ha detto: “Ho dato tutto il mio meglio per provare a vincere la Milano-Sanremo, grazie alla mia squadra che ha lavorato duro per portarmi nel finale. Mi hanno tenuto fuori dai guai. In questa corsa è importante evitare le cadute. Sono andato davvero vicino a cadere sulla linea d’arrivo! Lo spettacolo è importante per chi guarda la gara. Credo siano rimasti tutti felici. Il mio attacco sul Poggio è stato istintivo. Ci ho provato. Mi sono accorto di essere rimasto solo, poi [Julian] Alaphilippe [portandosi dietro Kwiatkowski] mi ha raggiunto e siamo scesi fortissimi. Credo che anche la discesa sia stata speciale. È stato un bello spettacolo”.

Sagan, Alaphilippe e Kwiatkowski all'attacco

Sagan, Alaphilippe e Kwiatkowski all’attacco (foto LaPresse)

Il vincitore della corsa, Michal Kwiatkowski, ha dichiarato in conferenza stampa: “In ogni classica è meglio avere diverse carte da giocare. Dopo la Cipressa il gruppo era cosi grande che pensavo avesse il 95% di chance per un arrivo in volata. Sul Poggio, quando ha attacato Sagan, è stato Elia [Viviani] a darmi la sveglia, dicendomi via radio che voleva che lo inseguissi. Probabilmente, sono in una posizione migliore rispetto al resto del gruppo per correre contro Sagan perchè abbiamo gareggiato insieme sin da juniores. La metà del gruppo pensa che Sagan sia di un altro pianeta, io credo sia battibile. È stato impressionante sul Poggio ma indossando la maglia iridata era nella peggiore delle situazioni. Alaphilippe ed io abbiamo messo pressione su di lui perché avevamo i nostri velocisti dietro. Sapevo dall’anno scorso che vincere attaccando da solo era impossibile, seguendo Sagan lo sarebbe diventato. Ho lasciato un piccolo buco dietro di lui per fargli lanciare la volata da molto lontano. Sono davvero contento per come sono andate le cose”.

(Servizio a cura di Giorgio Torre)